giovedì 6 novembre 2014

Ancora sugli impianti sportivi

Abbiamo appreso che in data 31 ottobre 2014 il Comune di Orte ha deliberato (delibera n. 158 31/10/2014) di chiedere parere all’ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione), autorità con competenza di vigilanza in materia di appalti pubblici, in merito alla questione dell’aggiudicazione definitiva della gestione degli impianti sportivi. Ciò a seguito del polverone alzatosi attorno a questa vicenda.
 
Per chi si fosse perso qualche passaggio, ricostruiamo brevemente tutta la storia, iniziata ormai quasi 4 mesi fa, a luglio 2014.

-          L’Amministrazione pubblica il primo avviso per la presentazione delle domande di partecipazione alla gara di concessione degli impianti sportivi;

-      Prime proteste e proroga del termine per la presentazione delle domande;
-          Sostanziale correzione ed integrazione del testo del bando, a seguito dell’istanza presentata dalle forze di opposizione in forma congiunta;

-          Aggiudicazione provvisoria della gara alla Polisportiva Tiberis;
 
-          Questioni relative alla presentazione delle fidejussioni;

-          Aggiudicazione provvisoria alla Polisportiva Hortae, l’altro soggetto concorrente, e ricorso amministrativo presentato dalla Polisportiva Tiberis.

Adesso, come nuovo capitolo della telenovela, arriva la richiesta di parere all’ANAC.

Noi apprezziamo il bagno di umiltà pubblicamente compiuto dalla Giunta Polo con questa decisione, ma non possiamo non rimarcare come in questa vicenda l’Amministrazione Quadrifoglio si sia dimostrata, ancora una volta, pasticciona, confusionaria ed impreparata. Una questione che si sarebbe potuta gestire con la massima serenità e trasparenza si è tremendamente complicata in seguito alla presentazione di un bando semplicemente ridicolo, che ha generato polemiche e politicizzazioni squallide, a tutto discapito degli sportivi ortani.

Nonostante qualcuno abbia tentato già da tempo di trascinare Futuro Presente dentro questa pagliacciata, noi abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento di assoluta equidistanza; abbiamo ribadito direttamente a tutti i soggetti coinvolti nella gara che il nostro interesse era solo quello di garantire il rispetto della legittimità della procedura. Esaurito questo aspetto della vicenda con la presentazione del nuovo bando, abbiamo augurato “in bocca al lupo” a tutti i contendenti. E ancora oggi restiamo spettatori delusi di una querelle che sembra destinata a non finire più.

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