Ancora una volta siamo costretti, anche contro la nostra volontà, a
parlare di vicende relative al sindaco Dino Primieri. A pochi giorni dal
ciclone scatenato dal servizio de “Le Iene”, di cui ancora non si era placato
l’eco, un’altra durissima tegola ha colpito l'altro ieri la figura del
nostro primo cittadino, stavolta in maniera molto più grave anche dal punto di
vista giudiziario: in seguito ad un accertamento della Guardia
Forestale, infatti, Primieri è stato iscritto nel registro degli
indagati, insieme a due imprenditori locali, sembra per il reato di
turbativa d'asta.
Stamattina, poi, il sindaco stesso ha rilasciato delle dichiarazioni in merito alla vicenda, in cui sostiene velatamente di essere al centro di attacchi mirati a destabilizzarlo in vista delle elezioni. Primieri: "Si potevano aspettare le elezioni"
Noi, essendo parte
del panorama politico di Orte, non possiamo fare a meno di rendere noto il
nostro parere su questa vicenda e queste esternazioni.
Fin dal nostro esordio sulla scena pubblica, abbiamo deciso di porci
con un atteggiamento che crediamo ci distingua totalmente da tutti gli altri:
dietro ad ogni nostro intervento c’è ponderatezza nelle analisi, rispetto per
tutte le posizioni ed oggettività nelle valutazioni. Non è nel nostro stile
sparare a zero, demonizzare o arrivare a conclusioni semplicistiche. Pertanto,
anche in questo caso, tendiamo a non discostarci da quello che ormai riteniamo
il “nostro stile”.
Per quanto ci riguarda, non è certo l’avvio di un’indagine a
modificare il giudizio sull’operato del sindaco; anzi, noi ci auguriamo
sinceramente che questa vicenda si chiuda con un’archiviazione senza alcuna
conseguenza per nessuno. Sicuramente dobbiamo tenere conto di quello che sta
succedendo ultimamente intorno alla figura di Primieri, perché sarebbe folle
fare finta di niente, sia dal punto di vista politico, che amministrativo;
tuttavia dobbiamo anche attendere che la giustizia faccia il suo corso prima di
dare giudizi, perché, senza elementi certi per potersi esprimere, si rischia di
parlare a vanvera.
Detto questo, non crediamo assolutamente alle voci, alimentate dalle
dichiarazioni dello stesso Primieri, secondo cui sia stata messa in azione una “macchina
del fango” ad personam. Certi ragionamenti possono avere un senso relativamente
a scenari politici di rilevanza nazionale ed internazionale, non certo quando
si parla di un sindaco di un comune di neanche 10.000 persone. Nel frattempo continueremo a valutare l’azione di Primieri con la massima indipendenza e serenità; d’altronde, se lui stesso dichiara di sentirsi tranquillo, non c’è motivo per cui non dobbiamo esserlo noi.
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