Negli ultimi giorni, tramite la sua bacheca Facebook, Orte Città Nuova
ha affermato che Futuro Presente, dichiarandosi contrario al “governo di
responsabilità” (leggasi inciucio), sarebbe automaticamente favorevole ai
disastri procurati dall’arrivo di un commissario prefettizio in Comune, quali
l’aumento smodato delle tasse e l’ingresso di Orte in Talete, la società
pubblica che dovrebbe gestire il servizio idrico per tutta la provincia di
Viterbo.
Non è così. Non siamo
favorevoli né all’aumento delle tasse, né all’ingresso di Orte in Talete. Dopotutto,
l’azione di Futuro Presente è andata chiaramente verso il contrasto di questi
scenari, con spunti concreti per risparmiare con la raccolta differenziata e
con le gare d’appalto, criticando la politica fiscale adottata dalla
maggioranza, e prendendo una posizione chiarissima attraverso i rappresentanti
di Aria Nuova nel consiglio comunale convocato ad hoc su Talete. Questi i
fatti, il resto sono chiacchiere.
Proviamo però a ragionare sul “terrorismo” creato con lo scenario del
commissariamento.
Perché il commissario dovrebbe alzare le tasse più di quanto non sia
già stato fatto? E perché attribuire al contrasto all’inciucio le conseguenze
di una legge che obbliga tutti i comuni della provincia ad entrare in Talete?
Non è forse noto, peraltro, che la decisione finale di commissariare un comune
per l’ingresso in Talete potrebbe essere presa comunque, anche con un consiglio
comunale nell’esercizio pieno delle funzioni? E non è tuttora pendente un
ricorso al TAR esperito dal Comune di Orte proprio su questa materia?
Orte Città Nuova affronta in modo troppo semplicistico la questione:
c’è un iter tecnico-burocratico piuttosto lungo da seguire, altri organi da
coinvolgere, e soprattutto il commissario dovrebbe ricevere l’impulso da
Prefetto e Regione per entrare in Talete, secondo volontà che non possiamo
certo conoscere e che nessun inciucio potrebbe arginare.
Si dica la verità: la
Regione potrebbe obbligare Orte all’ingresso in Talete nominando un commissario
ad acta anche con il “governo di responsabilità”.
Secondo Futuro Presente il commissario prefettizio è il male minore
perché, in questo periodo di interregno, garantirebbe comunque legalità e
trasparenza in determinate scelte (ad esempio, il contratto di affidamento del
servizio rifiuti, che va a scadenza e deve essere rinnovato per forza), quelle
stesse legalità e trasparenza tanto invocate da OCN in campagna elettorale.
Rispediamo, dunque, al mittente ogni accusa: se Giuliani & co.
stanno cercando di entrare in maggioranza, sono liberissimi di farlo, ma senza
incensarsi come salvatori della patria e senza coinvolgerci nelle polemiche
sull’aumento delle tasse. Orte Città
Nuova vuole davvero farsi rappresentare da Polo come sindaco? Nulla in
contrario, ma bisogna prima far legittimare questa manovra dagli
elettori. Non può esistere, nemmeno per un breve periodo, un’amministrazione
comunale diversa da quella eletta dai cittadini.
Questi ragionamenti possono
essere riportati fedelmente anche per smentire quanto scritto sul blog del
Quadrifoglio, in cui nella giornata di sabato è uscito un comunicato talmente uguale alle posizioni
di Orte Città Nuova che sembra scritto dalla stessa penna. È chiaro che quelle
parole non rappresentano il sentimento comune dell’intero gruppo di
maggioranza, per cui ci limitiamo ad evidenziare il paradosso di un
Coordinamento Politico che coordina un movimento che non esiste più. Polo ormai
guida una nuova coalizione in cui è presente anche Orte Città Nuova, non certo
il Quadrifoglio.
Ci rifiutiamo, invece, di commentare la voce che gira negli ultimi giorni, secondo cui si potrebbe formare un governo di transizione grazie al
rientro all’ovile di due dei consiglieri di maggioranza “ribelli” per
compensare l’assenza di quelli di Aria Nuova: saremmo veramente di fronte alla
più squallida delle barzellette.
La nostra soddisfazione è solo nel vedere che Aria Nuova ha respinto
in maniera compatta la proposta di far parte di quest’inciucio: una scelta che
non ci fa pentire di aver deciso un anno fa di appoggiare il progetto
capeggiato da Aldo Madonna.
Per concludere, una notizia che nuova non è: abbiamo notato che anche
la scorsa settimana Tele Radio Orte ha
accuratamente evitato di fare il nome di Futuro Presente tra le forze del
panorama politico ortano (ed anche i privati cittadini) che hanno commentato la
crisi comunale. Evidentemente non sono a
conoscenza delle nostre attività, e lo avevamo già intuito quando non
considerarono minimamente il nostro invito alla presentazione dello studio sui
rifiuti.
I casi sono due. O TRO non riesce a seguire per intero la realtà
politica locale, e quindi ci auguriamo che possa efficientare al più presto il
suo servizio. Oppure da quelle parti c’è chi si è legato al dito le
critiche che gli abbiamo rivolto lo scorso anno ed è diventato allergico a
Futuro Presente.
Qualcuno diceva che a pensar male
si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina. Noi non vogliamo fare peccato e
quindi rimaniamo convinti che queste continue “dimenticanze” non siano
premeditate e che si possa porre rimedio a questa imbarazzante situazione.
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